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Canederli di quinoa e spinaci

Panorame dall'Alpe di Siusi
Panorama dall’Alpe di Siusi

Negli ultimi anni abbiamo preso l’abitudine di andare in vacanza in appartamento. È una soluzione che ci permette di gestire con più serenità l’alimentazione ed è anche un modo per vivere appiano la città che visitiamo, andando a fare la spesa nei mercati e nelle botteghe di paese.

A settembre siamo tornati dopo qualche anno in Val Gardena, splendida zona dell’Alto Adige che in autunno regala sempre fantastici paesaggi. Quest’anno abbiamo scelto come base Ortisei e un tranquillo appartamento nel Residence Sassela arredato in puro stile tirolese con mobili in cirmolo che ci inebriavano ogni giorno con il caldo profumo del legno.

Una mela, a Naz-Sicaves
Una mela, a Naz-Sicaves

Ortisei è un ottimo punto di partenza per visitare la Val Gardena e le zone circostanti. Abbiamo fatto lunghe passeggiate tra Rasciesa, Brogles e Furnes, dove ci siamo goduti una bella escursione con le guide alpine Catores, un po’ di nordic walking lungo i sentieri che costeggiano il paese e una giornata tra le immense praterie dell’Alpe di Siusi. Nella patria delle mele non potevamo rientrare a casa a mani vuote e, prima di rientare, siamo passati a Naz-Sciaves, per una passeggiata tra i gli immensi meleti conclusa con 45Kg di mele appena raccolte e 20 litri di succo in auto.

Uno dei piatti simbolo dell’Alto Adige sono i Canederli o Knödel, si tratta di grossi gnocchi realizzati impastando del pane raffermo ed ammollato nel latte con uova ed altri ingredienti che possono variare a seconda della zona e della tradizione. Vengono serviti in brodo di carne o vegetale, oppure “asciutti” con del burro fuso sopra.
Gli impasti più tipici sono gli spinaci, patate e speck oppure formaggio, ma non mancano versioni più “particolari” come quelli con l’ortica o altre erbe spontanee.

Colti dalla voglia di un po’ di cucina altoatesina abbiamo cercato nei vari market se se ne trovava una variante gluten free, senza latticini e possibilmente senza uova. Inutile dire che la nostra ricerca è stata vana 😉
Abbiamo quindi pensato ad una possibile variante per poterli rifare nel nostro appartamento, con la difficoltà aggiuntiva di non aver il forno e quindi nell’impossibilità di fare del pane.

Panorama dall'Alpe di Siusi
Un altro panorama dall’Alpe di Siusi

Pensando ad un modo per “impacchettare” degli gnocchi mi è venuta in mente la quinoa che, una volta cotta, crea uno strato naturale di collosità. Abbiamo fatto quindi un esperimento, pensando che male andando ci saremmo ritrovati con una zuppa o una vellutata 😀

Come abbinamento abbiamo pensato allo spinacino, per rimanere abbastanza aderenti alla tradizione, e di accompagnarli con un brodo vegetale ed erba cipollina.

Il risultato è andato oltre alle aspettative: la quinoa è un’ottima base per gli gnocchi e permette di realizzare delle sfere di grossa dimensione, al pari dei canederli originali. Una vera sorpresa che abbiamo poi riproposto una volta rientrati a casa ai nostri amici, durante un aperitivo a tema che abbiamo organizzato.

Ecco la ricetta…

Ingredienti

  • 250g di quinoa
  • acqua 2 volte il volume della quinoa
  • 250g di spinaci o spinacino
  • q.b. sale
  • q.b. farina di mais
  • erba cipollina

Ingredienti per il brodo

  • Sedano
  • Cipolla
  • Carote
  • Salvia
  • Alloro

Preparazione del brodo

  1. Tagliare grossolanamente le verdure ed immergerle in abbondante acqua fredda
  2. Accendere il fuoco e portare a bollore
  3. Lasciar bollire a fiamma bassa per 10-15 minuti, aggiungendo a metà cottura la salvia e l’alloro
  4. Spegnere la fiamma, coprire col coperchio e lasciar riposare altri 10-15 minuti
  5. Filtrare e tenere da parte

Indicazioni

  1. Sciacquare bene la quinoa sotto acqua corrente, scolarla per bene e metterla in una pentola con il doppio del volume in acqua aggiungendo un pizzico di sale
  2. Cuocere per circa 15-20 minuti, con il coperchio, fino al completo assorbimento dell’acqua
  3. Nel frattempo sbianchire gli spinaci: bollirli in acqua salata per 2/3 minuti, poi passarli in acqua ghiacciata e salata. Questa operazione serve a mantenere vivo il colore verde delle foglie.
  4. Frullare gli spinaci ben scolati insieme alla quinoa fino a formare un composto compatto
  5. Formare delle sfere di circa 4cm di diametro, qualora il composto risulti troppo umido aggiungere un po’ di farina di mais
  6. Riporre le sfere a riposare, eventualmente si possono preparare in anticipo e conservarle in frigorifero
  7. Scaldare il brodo vegetale, una volta raggiunto il bollore inserire i canederli e lasciarli cuocere 2/3 minuti, scolare aiutandosi con una schiumarola e disporli nei piatti
  8. Tritare un po’ di erba cipollina, versare uno o due mestoli di brodo in ciascun piatto e spolverare un po’ di erba cipollina
  9. Decorare infine con qualche rametto di erba cipollina

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