Mauritius: itinerario, alloggi e consigli di viaggio
Quando qualche mese fa ho saputo che sarei dovuto andare a Mauritius non ero molto entusiasta. Non sono mai stato un amante della vita da spiaggia e nel mio immaginario l’île Maurice significava solo spiagge cristalline dove passare le ore a cuocersi lentamente sotto il sole tropicale.
Iniziando a documentarmi ho iniziato a ricredermi, scoprendo a poco a poco un luogo da visitare, non solo per il mare, ma anche per la cultura e per l’immensa ricchezza dei suoi luoghi.
Crocevia di popoli diversi, dagli arabi che l’hanno scoperta, passando dai portoghesi che per primi l’hanno abitata, i francesi e infine i britannici fino alla recente indipendenza, Mauritius è l’unico paese africano a maggioranza induista (dovuta ad un lungo periodo di tratta degli schiavi dall’India). Una delle cose che più mi ha sorpreso è stata l’integrazione di diversi popoli e religioni: nelle stesse strade, a poca distanza le une dalle altre, convivono pacificamente templi indù, chiese cristiane e moschee. Vicino a Cap Malheureux c’è perfino un caso in cui moschea e chiesa sono una di fronte all’altra, una cosa impensabile in tanti paesi!
Nei templi si respira un’aria di pace e serenità, inebriati dai tanti bastoncini d’incenso accesi. Passeggiare a piedi scalzi nel Ganga Talao, il lago che secondo la tradizione è stato creato da Siva durante il passaggio sull’isola, è stata un’esperienza unica.
La cucina di Mauritius è un curioso mix delle varie influenze gastronomiche, con la prevalenza di curry e garam masala, i samosa venduti nelle friggitorie di strada, ma anche inflessioni francesi con dell’ottima viennoiserie.
Viaggiare attraverso il sud, tra le strette strade del Black River Gorges National Park, visitare le vecchie case coloniali, perdersi tra le piantagioni di canna da zucchero, assaggiare ottimi rum agricoli, osservare la vastità di Le Morne dal mare, fare acquisti nel labirintico mercato di Port Louis, osservare le immense cascate, rilassarsi qualche ora in un lussuoso resort, viaggiare in barca fianco a fianco ai delfini e fermarsi per un barbecue in un’isoletta disabitata, abbiamo cercato di riempire le giornate cercando di vivere appieno tutto quello che Mauritius poteva offrirci, senza farci mancare ovviamente del tempo per stare in famiglia.
Questi 12 giorni sull’isola sono stati ricchi di pace e di ispirazione, nonostante un passato non certo roseo (tra colonialismo, schiavitù e specie animali prematuramente estinte), il popolo Mauriziano è riuscito a creare un oasi che merita di essere visitata almeno una volta nella vita.
Nel suo diario di viaggio, “Seguendo l’Equatore”, Mark Twain annotò una frase ripetuta spesso dagli abitanti dell’isola:
Si ha l’impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius
Ci siamo recati sull’isola principalmente per assistere a un matrimonio a Grand Gaube, quindi abbiamo trascorso la maggior parte del tempo in famiglia. Ne abbiamo comunque approfittato per fare qualche giorno in più a La Gaulette in modo da visitare un po’ l’isola, prima di entrare nel vortice di preparativi e festeggiamenti 😉
Ecco il racconto del nostro viaggio…
Voli da Milano
Non essendoci voli diretti da Milano, abbiamo optato per volare con Emirates, facendo scalo a Dubai. In alternativa è possibile volare con Alitalia, facendo scalo a Roma Fiumicino. Quando abbiamo prenotato noi però le tariffe di Alitalia erano molto più alte rispetto a Emirates, ed abbiamo quindi preferito fare un viaggio un po’ più lungo ma pagare quasi la metà il volo.
Partenza il 24 aprile alle 22:20, arrivo a Dubai alle 6:25 per poi ripartire alle 10:05 con arrivo alle 16:20 a Mauritius.
Il rientro 7 maggio alle 21:20, arrivo a Dubai alle 3:55 e ripartenza alle 9.45 per arrivare a Milano alle 14:20.
A parte la seccatura dei lunghi scali a Dubai è stato un volo piacevole, tutte le tratte sono servite da Airbus A380, che offrono sedute comode e spaziose. L’unica pecca sono i voli da/verso Dubai che inspiegabilmente hanno sempre una temperatura in cabina molto bassa.
Per la ricerca dei voli consiglio di utilizzare portali che permettono di fare ricerche su più compagnie aree, come SkyScanner o Google Flights. Una volta fatta la ricerca potete poi acquistare sul sito ufficiale della compagnia aerea, così da risparmiare sulle commissioni.
Diario di Viaggio
- giovedì 25 aprile
- arrivo in serata all’aeroporto, trasferimento a La Gaulette
- venerdì 26 aprile
- sabato 27 aprile: tour del sud:
- domenica 28 aprile
- Tamarin Falls
- Le Domaine des Aubineaux a Curepipe
- Trou aux Cerfs
- Eureka casa coloniale a Moka
- L’aventure du sucre
- Arrivo a Trou-aux-Biches
- lunedì 29 aprile
- martedì 30 aprile
- mercoledì 1 maggio
- giovedì 2 maggio
- venerdì 3 maggio
- sabato 4 maggio
- Yoga in spiaggia a Mont Choisy
- Barbecue in villa a Troux Aux Biches
- domenica 5 maggio
- lunedì 6 maggio
- martedì 7 maggio
- Goodlands: il mercato e il tempio
- Grand Baie: sunset boulevard e il bazar
- Partenza per l’aeroporto e rientro
Dove abbiamo alloggiato
3 notti a La Gaulette, presso Blue Lagoon Villa
9 notti a Troux Aux Biches, presso Villa Soleil
Blue Lagoon Villa – La Gaulette
86, Morcellement Le Petit Morne, La Gaulette, Mauritius
La casa è ben tenuta, pulita e in posizione comoda per raggiungere il market di paese e alcune bancarelle di strada che vendono frutta e verdura, la cucina è ben attrezzata e gli spazi interni adeguati. I proprietari gentili e disponibili, abbiamo approfittato anche del servizio di cucina e ci hanno preparato una cena davvero deliziosa!
Qualche pecca: la descrizione su booking è un po’ fuorviante: la piscina e il giardino esterno non sono privati ma condivisi dai due appartamenti di cui è composta la villa. Noi avevamo prenotato l’appartamento con due camere (piano superiore) e siamo stati messi nell’appartamento al piano inferiore (una camera, senza terrazza con vista panoramica) senza preavviso. Eravamo in due e non è stato un grosso problema, ma per trasparenza sarebbe meglio avere una maggior precisione sul tipo di appartamento che si prenota, sopratutto considerando che le camere hanno prezzi leggermente diversi.
Nella descrizione dichiarano che le camere sono insonorizzate, questo non è vero: si sente qualsiasi tipo di rumore (sopratutto gli scarichi idraulici) dall’appartamento superiore.
Tutto sommato è comunque una buona soluzione e il rapporto qualità/prezzo accettabile, noi l’abbiamo usata per tre notti in modo da visitare il sud dell’isola prima di spostarci a nord.
Noi l’abbiamo prenotata su booking: https://www.booking.com/hotel/mu/blue-lagoon-villa.it.html ma è disponibile anche su Airbnb: https://www.airbnb.it/rooms/11244310 (se è la prima volta che prenoti su Airbnb clicca qui e otterrai uno sconto di 34€)
Villa Soleil – Trou aux Biches
Residence Trinidad, Morcellement Tobago, Trou aux Biches
Questa villa è a dir poco fantastica, con ben 4 camere da letto e 3 bagni, è in grado di ospitare fino a 8 persone e si è rivelata perfetta per noi che eravamo in 6 + una bambina di 2 anni. Immersa in un ampio giardino, con piscina e un ampio pàtio con tavolo da pranzo. L’arredamento è essenziale ma funzionale ed elegante, gli spazi molto ampi e ben illuminata.
Le varie grate e chiusure, oltre alle mille chiavi da gestire, possono spiazzare un po’ all’inizio, ma si sono rivelate molto utili con la bambina (ad esempio potevamo stare tranquillamente nel pàtio chiudendo le grate e non correndo rischi che la bimba scappasse in piscina!).
Si trova in un contesto residenziale molto elegante, con una piccola palestra condivisa tra le varie ville.
La casa non è vicinissima al mare e alle spiagge, ma si fa volentieri una passeggiata di 10-15 minuti per andarci. A poca distanza c’è anche un market di alimentari ben fornito.
L’housekeeper, Jeeten, è disponibile per qualsiasi cosa e su richiesta può anche organizzare spostamenti in macchina o preparare un pranzo tipico creolo da consumare in casa.
Il prezzo, forse complice il periodo di non altissima stagione, si è rivelato davvero conveniente, ovviamente rapportato al numero di posti letto. Sicuramente non è una casa da affittare per una coppia, ma ideale per un piccolo gruppo.
Noi l’abbiamo prenotata su Airbnb: https://www.airbnb.it/rooms/4488335 (se è la prima volta che prenoti su Airbnb clicca qui e otterrai uno sconto di 34€) ma è disponibile anche su booking: https://www.booking.com/hotel/mu/villa-soleil.it.html
Note pratiche
SIM per il telefono
Visti gli alti costi di roaming per usare le SIM italiane a Mauritius, è altamente consigliato procurare un SIM locale. Noi abbiamo scelto quella della compagnia Emtel, che si può acquitstare direttamente in aeroporto (c’è un negozio nell’area dei noleggi auto) o in uno dei tantissimi punti vendita dell’isola.
Con ₨ 110 si acquista la SIM con l’attivazione del numero (contenente ₨ 87 di credito e 500Mb di navigazione internet), sono poi disponibili vari piani per il collegamento a Internet e le telefonate. Noi abbiamo fatto il piano settimanale, con ₨ 109 si ottiene Internet illimitato per 7 giorni (i primi 1,5Gb a piena velocità, poi si prosegue con un limite di 1Mbps, che è comunque sufficiente per usare le mappe, whatsapp, social, ecc.).
La copertua nell’isola è molto buona, è capitato davvero di rado di non avere segnale.
Cambio valuta
La valuta in uso nell’isola è la Rupia Mauriziana (il simbolo è ₨, analogo alla Rupia Indiana, mentre il codice ISO è MUR), suddivisa poi in centesimi: esistono banconote da 25, 50, 100, 200, 500, 1000, 2000 rupie e monete da 1, 5, 10, 20 rupie.
Il cambio con l’euro è abbastanza costante, intorno a 0,025€ (1€ equivale circa 40 rupie), potete comunque consultare il cambio attuale sui vari siti come ad esempio XE.
Per cambiare la valuta sul posto consiglio Shibani Finance, che solitamente applica i tassi migliori. Esiste un punto di cambio in aeroporto, agli arrivi subito dopo aver ritirato i bagagli. Ci sono poi delle filiali nelle maggiori città dell’isola, sul loro sito trovate la lista: www.shibanifinance.com.
Non consiglio di cambiare valuta prima di partire, perché i tassi di cambio e le commissioni delle banche italiane (o ancora peggio, degli aeroporti!) non sono per niente convenienti.
Le case e gli alberghi solitamente si possono pagare anche in Euro, così come nei grandi negozi e per alcune attività/escursioni. Conviene comunque cambiare un po’ di valuta all’arrivo e pagare in rupie, per evitare di incappare in conversioni sfavorevoli.
Trasporti / taxi
Le strade dell’isola sono ben tenute, anche se le autostrade sono rare e anche le poche presenti hanno comunque varie interruzioni per rotonde o semafori. Come retaggio del passato dominio inglese la guida è a sinistra, come nel Regno Unito.
Il mezzo pubblico più diffuso è l’autobus, anche se solitamente sono scomodi, molto affollati e senza aria condizionata. Ci sono decine di agenzie di noleggio auto, ma ricordatevi che la guida è all’inglese ma tenete presente che le indicazioni stradali non sono sempre costanti, è facile perdersi e le strade di sera sono molto buie.
Noi abbiamo preferito affidarci a un servizio di noleggio con conducente, usando l’agenzia Taxis Mauritius. Il prezzo per il transfer da/verso l’aeroporto è di 35€, mentre per una giornata di tour (dalle 9 alle 17) ci hanno chiesto 80€ per il sud dell’isola e 90€ per spostarci da La Gaulette a Troux Aux Biches facendo varie tappe intermedie.
A Troux Aux Biches ci siamo poi rivolti a un autista locale, consigliatoci dal proprietario di casa. Le tariffe in quel caso sono molto variabili e consiglio di negoziarle prima della partenza per evitare sorprese. Per fare qualche esempio un giro di 3h a Port Louis ci è costato ₨ 1000, mentre una corsa nottura da Grand Gaube a Troux Aux Bices è salita a ₨ 1500.
La domenica le tariffe sono più alte (è festivo) e un viaggio da Troux Aux Biches a La Pamplemouse per visitare i giardini botanci ci è costato ₨ 1200.
Il viaggio verso l’aeroporto ci è costato invece ₨ 1800, un po’ di più rispetto a Taxis Mauritius, ma abbiamo preferito continuare a usare l’autista locale dato che sapeva già la posizione esatta della casa e le procedure per accedere al resindence.
Taxis Mauritius
Mobile : +230 57945443
WhatsApp : +230 57817686
E-Mail: [email protected]
www.taxismauritius.com
Cibo
La cucina creola-mauriziana è molto variegata, con numerose contaminazioni indiane, francesi, inglesi e in alcuni casi anche cinesi. Le spezie sono presenti in quasi tutti i piatti, anche se con una tendenza ad evitare il piccante esagerato, in controtendenza col resto dell’Africa e con molte zone dell’India.
I piatti tipici sono a base di pesce o pollo, con il curry a farla da padrona con mix di spezie diverso a seconda della zona, della tradizione e dell’abbinamento.
Nei market non è facile trovare pesce locale, sembra che Mauritius abbia ceduto i diritti di pesca di quasi tutta l’isola all’estero e di conseguenza il grosso del pescato non viene venduto nell’isola. Si può comunque trovare dell’ottimo pesce fresco appena pescato nei piccoli mercati organizzati direttamente dai pescatori, come ad esempio il Mercato del pesce a Grand Baie.
Dei pesci locali a farla da padrona è il marlin, ma si trovano facilmente anche tonni e crostacei come aragoste e gamberoni (camarons).
Tra le specialità che si possono trovare facilmente in qualsiasi supermercato c’è il marlin affumicato (marlin fumé), che viene utilizzato alla stregua del “nostro” salmone. Si trovano anche facilmente degli ottimi gamberoni surgelati (i camarons) importati dal Madagascar.
Altro piatto che si trova facilmente sull’isola è il briani, tipico piatto indiano a base di riso servito in mille varianti.
Frutta e verdura sono tipicamente tropicali: avocado (sebbene l’origine sia sud-americana è ormai coltivato con successo in tutta l’africa), ananas, banane di ogni tipo, papaya, melanzane, pomodori. Troverete anche una discreta varietà di legumi (anche questi cotti solitamente con le spezie) e di cereali come riso e mais.
Mauritius è la patria dello zucchero di canna, con distese chilometriche di coltivazioni di canna da zucchero. Si trova facilmente in tutti i market a prezzi molto convenienti sia lo zucchero di canna grezzo che qualità più “integrali” come il demerara, muscovado, il brown e il dark, dal marcato sapore di melassa. Alcuni bar e locali preparano sul momento il succo della canna da zucchero, che viene passata in apposite presse fino ad ottenerne una bevanda fresca e dissetante, anche se un po’ dolciastra.
Conseguenza della presenza di canna da zucchero la bevanda nazionale è il rum, principalmente realizzato col metodo agricolo di tradizione francese (Rhum Agricole): la lavorazione viene fatta direttamente dalla distilleria, attraverso la fermentazione del succo di canna, senza passare dalla produzione di zucchero. Sull’isola sono presenti numerose distillerie, dove è possibile degustare e acquistare i prodotti, ad esempio la Rhumerie de Chamarel o come parte del percorso de L’aventure du sucre.
Restando nel tema bevande troverete tantissimi succhi di frutta naturali e gustosi, ma l’altra eccellenza Mauriziana è sicuramente il the! Retaggio dell’epoca coloniale, Mauritius coltiva tutt’oggi un’incredibile varietà di the che potrete acquistare facilmente in qualsiasi negozio dell’isola e approfondire seguendo l’itinerario “La route du The” di Saint Aubin.
Parlando di spezie nell’isola c’è una discreta coltivazione di vaniglia, con una qualità paragonabile a quella del Madagascar. Troverete anche caffé (consiglio di provare “Le Cafe de Chamarel“) e derivati del cocco, come farina, olio e burro.
Molto interessanti anche i mix di spezie “made in Mauritius” che si trovano nei market, ne abbiamo comprato una discreta scorta da portare a casa in particolare un curry non piccante davvero gustoso e un mix di spezie per i legumi leggermente piccante, oltre ai più classici mix per biriani di carne e vegetale. A noi sono piaciute molto quelle del marchio locale “Mayil“.
Se alloggiate in una villa o appartamento chiedete a chi vi ospita se può prepararvi un pranzo o una cena tipica: la maggior parte degli alloggi offrono questo servizio, noi ne abbiamo approfittato sia a La Gaulette che a Troux-aux-Biches e in entrambi i casi abbiamo mangiato divinamente.
Quando andare
Il clima di Mauritius è quello tipico tropicale con due grandi stagioni: inverno, caldo e secco, ed estate, calda e umida.
Si può visitare quasi tutto l’anno evitando i mesi da gennaio a marzo, che sono soggetti ai cicloni tropicali. I periodi migliori sono tra aprile-giugno e ottobre-dicembre, quando il clima è mite e le pioggie piuttosto rare.
Molti consigliano di andare dopo la seconda metà di maggio o ad ottobre, per evitare sia un possibile strascico di piogge e cicloni, sia un clima troppo fresco. Noi ci siamo stati tra fine aprile e inizio maggio, e abbiamo trovato un clima davvero fantastico. Ad eccezione di un bel temporale proprio la sera del nostro arrivo, non ci sono state altre precipitazioni e la temperatura è rimasta sempre sotto i 30/31°C, quindi non c’era un caldo eccessivo.
Guide Utili
I sono sempre affezionato alle guide Lonely Planet, anche in questo caso si è rivelata utile per avere un’infarinatura sulle cose da vedere nell’isola, un po’ meno per la scelta dell’alloggio. La potete sul sito ufficiale o su Amazon.it